
In particolare sarà realizzata una camera calda con accesso, tramite zona filtro, alla sala rossa dedicata alle emergenze più gravi. Saranno realizzate una sala di attesa con quaranta posti a sedere e una sala triage e saranno definite le zone dedicate alle consulenze, ai codici bianchi e verdi, ai codici gialli e alla Polizia di Stato. E’ stata inoltre prevista una sala OBI (Osservazione Breve Intensiva) con sei posti letto.
Il personale medico e infermieristico sarà invece trasferito nella struttura del piazzale principale dell’ospedale che al momento ospita alcuni uffici amministrativi.
“Questo è solo il primo ma fondamentale tassello di un importante progetto di riqualificazione dell’ospedale Bonomo di Andria – dice Giovanni Gorgoni, Direttore Generale Asl Bt – il tempo stimato per la consegna dei lavori è di quattro mesi. Il progetto è ambizioso, ma assolutamente necessario e urgente per un polo di emergenza-urgenza”.
I lavori cominceranno nella palazzina degli amministrativi che ospiterà il Pronto Soccorso provvisorio per il tempo necessario a completare i lavori di riqualificazione dell’attuale reparto di emergenza.
“Abbiamo fortemente voluto questi interventi – continua Gorgoni – il Bonomo di Andria ha assolutamente bisogno di un Pronto Soccorso all’altezza di un polo ospedaliero di emergenza-urgenza”.
I lavori proseguiranno subito dopo in tutto il presidio. Il piano di riqualificazione dell’ospedale, già presentato dalla Direzione strategica aziendale insieme con Elena Gentile, Assessore al Welfare e alle Politiche della Salute della Regione Puglia, prevede interventi di natura edile ed impiantistica. In particolare gli interventi mireranno a definire una nuova distribuzione degli spazi interni in funzione del tipo di attività che vi si svolgerà e a realizzare stanze di degenza aventi dimensioni e standard previsti dalle leggi con bagni dedicati.
I lavori di riqualificazione della struttura prevedono interventi di messa a norma sugli impianti di climatizzazione e ventilazione, sugli impianti elettrici, sugli impianti speciali, sugli impianti di gas medicali e tecnici e sugli impianti idrici sanitari (carico e scarico) e antincendio per un totale di costi stimato di circa 5milioni di euro.
Saranno messi a norma il Centro Trasfusionale e le unità operative di Ostetricia e Ginecologia (sesto piano), Pediatria e Neonatologia (quinto piano), Urologia (quarto piano), Medicina Generale (terzo piano), Neurochirurgia (terzo piano), Nefrologia (secondo piano) ed Endoscopia (secondo piano).