Condannato a 12 mesi di reclusione anche l’ex presidente dell’Amiu Claudio Squiccimarro per reati di abuso d’ufficio e concussione; condannati a 10 mesi di reclusione per abuso d’ufficio l’ex vice sindaco Mauro Scagliarini, l’ex presidente dell’Amet Alfonso Maria Mangione e l’ex assessore alle finanze Sergio De Feudis. Otto mesi di reclusione per abuso d’ufficio anche per l’ex assessore alla cultura Nicola Quinto. Pena sospesa per tutti tranne che per l’ex sindaco Giuseppe Tarantini.
Gli altri otto imputati sono stati assolti con diverse formule: l’ex presidente del consiglio comunale ed ex direttore generale del comune
Carlo Laurora e l’ex consigliere comunale
Dino Marinaro, accusati di concussione per induzione, sono stati assolti «per non aver commesso il fatto»; gli ex assessori
Savino De Toma,
Giuseppe Laricchia,
Giovanni Cozzoli,
Giacomo Ceci, e
Filomena Lorizzo e l’ex presidente di Amet Iniziative Gestioni Speciali,
Sabino Antonino accusati di abuso d’ufficio sono stati assolti «perché il fatto non costituisce reato».
I fatti contestati si riferiscono al primo mandato del sindaco Tarantini. Secondo la Procura della Repubblica di Trani, al fine di coprire i costi dei dispendiosi palinsesti delle “Estati Tranesi 2005 e 2006” sarebbero stati commessi reati, attraverso presunti meccanismi contabili illeciti che avrebbero coinvolto anche Amet ed Amiu. Il cartellone dell’estate 2005 costò circa 916mila euro, quello del 2006 oltre 730mila ma per quel capitolo il Comune nel 2005 aveva disponibilità per soli 171mila euro e nel 2006 per 300mila circa. Le municipalizzate sarebbero quindi servite come strumento per evitare i limiti normativi delle casse comunali e rispettare sulla carta il patto di stabilità.
Tra 90 giorni verranno depositate le motivazioni, poi il giudizio proseguirà in secondo grado davanti alla Corte d’Appello di Bari.