
Inoltre, la manomissione degli impianti avrebbe prodotto un danno pari a circa 10.000 euro. I controlli da cui è emersa la “sorpresa” sono avvenuti nell’ambito del progetto «Archimede», campagna finalizzata alla rilevazione e rimozione delle situazioni di illegalità e prelievo abusivo anche domestico, su tutto il territorio servito dall’Acquedotto Pugliese.
Finora, rende noto Aqp, sono emerse circa 50.000 posizioni anomale, con consumi storici atipici rispetto ai contratti sottoscritti con l’azienda o notevoli incongruità. Individuate queste anomalie, si procede al ripristino della legalità e alla denuncia dei fruitori.
Michele Noviello